Passione per la città: anziani e nuove generazioni
A Bergamo gli anziani sono circa 29.000, il 25% del totale della popolazione cittadina. Un dato in crescita che pone delle questioni riguardanti, da una parte, la realizzazione di servizi dedicati a questa fascia di popolazione, anche attraverso strumenti innovativi, dall’altra quello di mettere in campo misure che rendano la città sempre più attrattiva per le giovani famiglie, per i ragazzi e ragazze che scelgono di frequentare qui l’Università provenendo da altre città, per quelli che non hanno una prospettiva futura chiara e, nell’incertezza, pensano di andare via.
Mi riferisco in particolare ai NEET, giovani tra i 15 e 29 che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione. Anche Bergamo, provincia ricca di possibilità lavorative e di studio non è infatti esclusa da questo fenomeno.
I dati presentati nel 2023 raccontano che nel 2022 in Bergamasca i Neet sono scesi al 12,8%, contro il 16,3% del 2021 e contro il picco del 18,5% del 2020, anno della pandemia. Nonostante questo, l’attenzione al fenomeno deve restare alta soprattutto in considerazione del quadro che una recente ricerca della nostra Università fa circa la sua caratterizzazione socio-demografica. La maggioranza dei Neet sul nostro territorio è rappresentato soprattutto da giovani donne inattive provenienti da famiglie straniere con contesti socioeconomici svantaggiati, dove evidentemente è forte la dimensione culturale che genera resistenza rispetto ai percorsi di emancipazione delle donne.
L'impegno futuro
Per quanto riguarda i giovani è necessario:
- liberare risorse per i nuovi progetti soprattutto in tema di casa e sostegno alle giovani famiglie attraverso l’impegno nella creazione di un Fondo dedicato a erogare contributi per la stipula di contratti d’affitto sul mercato libero
- favorire la frequentazione di luoghi di aggregazione attraverso la rimodulazione degli orari di chiusura dei locali, in presenza di condizioni di garanzia sulla tutela della quiete pubblica da parte dei gestori
- verificare la possibilità di offrire servizi di trasporto, pubblico o privato con convenzioni speciali, per gli spostamenti serali dei giovani nelle aree di maggiore frequentazione
- individuare spazi di aggregazione da destinare ad attività giovanili
- sostenere le progettualità già messe in campo dalle Politiche per i Giovani dedicate all’intercettazione e all’ingaggio dei Neet attraverso servizi sperimentali e modelli informali
- proseguire nella direzione prevista dal Patto di comunità per le giovani generazioni e il lavoro che mira alla riduzione della dispersione scolastica, alla valorizzazione di tutti i percorsi formativi del secondo grado del sistema dell’istruzione e della formazione professionale, alla strutturazione di un sistema territoriale per l’orientamento, la valutazione delle competenze e le politiche attive per il lavoro
- implementare di percorsi di integrazione dei cittadini di origine straniera anche attraverso la prosecuzione di progetti interculturali sperimentati durante Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 (es: Contaminazioni culturali)
Per quanto riguarda la popolazione anziana è necessario:
- sostenere i servizi consolidati dei Servizi sociali del Comune, in particolare quelli socio assistenziali di prossimità
- sviluppare progettualità innovative in tema di residenzialità leggera e di servizi integrati dedicati alla famiglia, giovani e meno giovani, e alla conciliazione dei tempi vita-lavoro, all’accompagnamento alla socializzazione e telesoccorso